Tra esoterismo e alchimia un antico rito marino: l’acqua ‘e pesce

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La pesca è uno dei mestieri che si tramandano di padre in figlio, dove la tradizione e il segreto per le tecniche utilizzate sono essenziali, fanno parte di un retaggio culturale che si aggrappa alla sopravvivenza, soprattutto per chi ha nel mare tutte le sue risorse.

Così i vecchi pescatori di Capri si preparano alla battuta degli scurmi o meglio degli sgombri, approntando, per prima cosa, le lenze, che sono molto particolari, poiché la madre, oltre ad essere lunga 60/70 metri, deve avere uno spessore molto grosso, con un terminale a più filamenti.

All’estremità viene fissato il peso, che non deve essere comprato, ma modellato in un calco in gesso, una sorta di cono in un barattolo di conserva con all’apice superiore un triangolino.

In una notte di luna piena si scioglie il piombo che, fuso, viene introdotto in questa impronta e lasciato raffreddare sotto i raggi argentei del satellite che ammicca dal cielo.

Qui troviamo il primo incontro tra l’elemento maschile, il piombo, e quello femminile per eccellenza, emblema della via umida, la Luna.

Natalino, un vecchio pescatore di Capri, con il viso sempre abbronzato e sorridente, soleva dire a mio padre:

Cca senza ‘e ffemmene nun facimme niente!

Agli uncini si deve legare, con del filo rosso, un ciuffetto di lana bianca, staccato da un vello di capra candida. A dir la verità, servono all’uopo quei tappeti a frange lunghe bianche in auge negli anni Settanta!

Rosy Guastafierro Presentazione Libro

Rosy Guastafierro

Come scrittrice, blogger e viaggiatrice, vivo seguendo il motto della mia vita: essere creativa e trovare la gioia nelle cose che faccio.

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