bella-mbriana-foto-rosy-guastafierro

Antiche favole intorno al focolare, vecchie matrone che bisbigliano all’orecchio di bimbi incantati storie che si perdono tra realtà e fantasia e si tramandano da secoli, soprattutto in linea femminile.

Napoli metropoli che riesce a far convivere nella sua gente l’essere proiettati verso una società cosmopolita, ma che ha salde radici nelle credenze che ne evidenziano la saggezza popolare.

Particolare rilevanza viene data, ancora oggi, ad un personaggio con un’aura benevola, descritta come una bella donna, dal viso etereo che, con passi lievi, si aggira nelle dimore linde, dove si ha l’accortezza di lasciare sempre una sedia libera pronta ad accoglierla.

Parliamo della Bella ‘Mbriana, spirito benefico della casa, il cui nome pare trovare la sua antichissima etimologia latina in meridiana ovvero l’ora più luminosa del giorno oppure si riferisce ad una lama d’ombra che riesce a dare ristoro.

La leggenda narra di una giovane bellissima che soleva vestire in maniera molto curata con abiti bianchi, lunghi ed impalpabili. Di origine regale, un giorno vede un giovane popolano e se ne innamora, purtroppo lui non si mostra interessato e non ricambia.

Nella disperazione inizia a vagare per tutti i vicoli di Napoli fermandosi, di tanto in tanto, in abitazioni modeste. Suo padre, il re, preoccupato, incarica due suoi cortigiani di seguirla e di essere generosi con quanti le danno ospitalità, elargendo doni in denaro oppure aiutandoli a risolvere problemi che potevano affliggerli.

geco-foto-rosy-guastafierro

Una presenza mite e indulgente verso chi la rispetta, ma che non disdegna di scatenare le proprie ire su coloro che la trascurano o rendono poco accogliente la casa.

In genere, la sua presenza viene avvertita soprattutto nelle ore più assolate, la cosiddetta “controra”, rifugiandosi dietro le tende, che si diverte a scuotere lievemente come in un soffio di vento, oppure proiettando ombre amorfe sulla parete.

Chi riesce a toccarla viene baciato dalla dea bendata, anche se lei, appena intercettata da uno sguardo umano, si tramuta in una farfalla variopinta o in un fortunato geco. Ecco perché nelle case questo piccolo animale non solo viene tollerato, ma ben accolto, facendo attenzione che non vada via, avvertendo i bambini di non molestarlo! Se si dovesse capitare di schiacciarlo quella dimora sarebbe immediatamente abbandonata da Bella ‘Mbriana, con conseguenze nefaste per tutta la famiglia.

Rosy Guastafierro Presentazione Libro

Rosy Guastafierro

Come scrittrice, blogger e viaggiatrice, vivo seguendo il motto della mia vita: essere creativa e trovare la gioia nelle cose che faccio.

Rosy-Guastafierro-N

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *