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Il progresso dell’umanità coincide sensibilmente con il progresso della conoscenza che è una delle forze primarie che ha da sempre spinto l’uomo a porsi in gioco nei confronti della natura, a volte in armonia ma più spesso in contrapposizione con essa.

Alla capacità di progredire si associa la capacità di conservare, di mantenere i valori della tradizione, di tramandare.

La trasmissione primeva della conoscenza e del sacro è passata attraverso la via femminile, con il culto della Grande Madre, con il principio ed origine di ogni cosa riportate strettamente al femminile, con la trasmissione iniziatica del sapere trasferita principalmente ed esclusivamente lungo la via lunare.

Tali funzioni, a partire dagli albori della cultura greca, sembrano addirittura contrapposti, ma non è stato sempre così.

Testimonianze in tal senso trovano evidenza nell’Egitto della IV dinastia, dove entrando nella tomba di Meresanke, figlia di Cheope, ci si trova di fronte ad un gruppo scultoreo rappresentante una confraternita di dieci donne di diverse età, dall’adolescenza sino alla età matura.

L’interpretazione del bassorilievo, considerando che Meresanke aveva accesso alla dimora delle Acacie rappresenta la trasmissione della conoscenza attraverso il tipico gesto dell’abbraccio iniziatico dalla donna più anziana alla donna più giovane.

Meresanke era Sacerdotessa del Dio Toth, signore dei geroglifici e quindi con un rapporto diretto con il Dio della Conoscenza.

Significativa per comprendere l’interruzione della linea femminile di trasmissione del sacro è la figura di Lilith, la prima compagna di Adamo da quest’ultimo rifiutata perché emancipata ed indipendente, tanto da rifiutare il ritorno nel giardino dell’Eden persino al Creatore, che si trovò nella condizione di dare per gemmazione una nuova compagna ad Adamo.

Ed è ancora Lilith che offre alla coppia il frutto proibito della conoscenza, innescando da un lato il progresso dell’umanità e dall’altro la perdita della purezza primordiale, dell’equilibrio con la natura, e facendo nascere la consapevole necessità della morte.

Ed è la morte accompagnata dalla rinascita che definisce quella continuità misterica che viene simbolicamente rappresentata dal mito di Osiride, Iside ed Horus: la conoscenza e la sacralità attingono da entrambe le vie iniziatiche, la solare di Osiride e la lunare di Iside, ma è quest’ultima che sa ricomporre, che sa far rinascere ciò che Seth aveva distrutto e disperso, riportando la pace ed il progresso nel mondo.

Soffermiamoci a considerare gli elementi della cultura e della civiltà greca, che sono alle basi di gran parte del nostro bagaglio filosofico: abbiamo una chiara contrapposizione fra l’elemento maschile, che ricerca la conoscenza ed è artefice della storia, con l’elemento femminile, che tramanda i valori tradizionali e tende a conservare i principi fondanti della Società.

Rosy Guastafierro Presentazione Libro

Rosy Guastafierro

Come scrittrice, blogger e viaggiatrice, vivo seguendo il motto della mia vita: essere creativa e trovare la gioia nelle cose che faccio.

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