Napoli è città del sole, illuminata da un fascino tale da richiamare diverse scuole di pensiero succedutesi nel tempo, che, pur mescolandosi in un connubio, sono riuscite a mantenere le prerogative di ognuna.
Scultori, pittori, poeti e maghi, da sempre, non resistono al fascino e alla forza catalizzatrice che respirano, un misticismo insito nelle sue fondamenta.
Partendo dal tracciato delle strade, il suo impianto, il più grande ed il più antico d’Europa, si snoda in una vera e propria ripartizione geometrica dove le tre plateaie, orientate da est ad ovest, vengono intersecate da circa 20 stenopoli, con direzione nord-sud, formando una serie di blocchi di un’esattezza strabiliante, capace di riverberare l’idea di armonia e proporzione di ispirazione pitagorica.
L’agorà è a pianta quadrata ed è al centro di un più ampio quadrilatero, in perfetto rapporto armonico con la Porta Furcillensis; la direzione delle strade non è concentrica, bensì radiale.
In effetti, gli ultimi studi archeologici a cura della Sovraintendenza fanno risalire la sua origine proprio in quell’ultima parte del VI secolo a.C. dove la presenza della scuola del filosofo di Samo opera con forza e vigore.